Italiano [6]
© 2005-2006 Zanichelli Editore
A1

 
ANNA E BRUNO
Anna sembrava ancora una ragazza. E in casa, nei confronti del marito, della nonna e di
Bruno, non contava molto. Non vi aveva portato né movimento né gioventù: nulla di
nuovo e di diverso vi era entrato con lei. Il marito rimaneva lì dentro l’unica persona
spensierata e irrequieta: ogni manifestazione di vivacità proveniva da lui. Anna era
(riga 5) soltanto buona, docile, piena di cure materne per tutti. Con i contadini, che si recavano
alla villa per vendere frutta e verdura, polli e conigli, trattava la nonna. Anna apriva la
porta, prendeva i panieri, li vuotava calma, senza un gesto o una parola di meraviglia
per la grossezza dei cocomeri, per il colore delle melagrane e delle pesche. Allora pareva
quasi vecchia.
(riga 10) Nei pomeriggi di primavera e d’estate, la villa, dopo le faccende della mattina e il
pranzo, cadeva nelle ore più silenziose della giornata. Il babbo se ne andava al lavoro, la
nonna e la vecchia donna di servizio si mettevano a pregare in un angolo della cucina o
dormivano nelle loro camere. Anna indossava una gonnella di lana bianca e una camicetta
di seta, prendeva il suo bambino e lo portava nella strada campestre dietro la casa
(riga 15) dei contadini. Dapprima camminava in silenzio, poi cominciava a scherzare, a dire dolci
parole a Bruno, a correre con grazia. Giungevano al cancello, non senza avere tirato
bruscamente un ramo d’edera per udire lo scroscio delle foglie e il precipitare dei piccoli
animali che stavano in alto a prendere il sole; e gridavano felici per la fuga delle lucertole
impazzite attraverso la strada. Al cancello Anna si fermava e ogni giorno
(riga 20) chiedeva al figlio quale direzione dovessero prendere. Bruno indicava sempre la pineta e lei
lo baciava gioiosa e riconoscente, come una bambina che vedesse appagato il suo maggior
desiderio. Forse ripeteva tutti i giorni la stessa domanda per godere della risposta
di Bruno.
Subito ella si gettava di corsa per la discesa, saltava il rigagnolo formato dall’acqua
(riga 25) della gora, e di corsa imboccava la salita inseguita da Bruno, e si davano lievi colpi, si
nascondevano nei varchi delle siepi e si scoprivano, si urtavano e si baciavano. Appena
scorgevano la pineta abbandonavano la strada e si lanciavano nei viottoli che dividevano
i campi di grano; e strappavano un ciuffo d’erba, qualche spiga, e ora l’uno ora l’altra
fingeva di essere un contadino che, inferocito, li sorprendesse a straziargli il raccolto.
(riga 30) Raggiungevano esausti la pineta, l’attraversavano silenziosi e sedevano vicino ai solchi
lasciati dalle persone sconosciute che si erano recate verso le case lontane. Non avevano
mai visto passare alcuno di là. Bruno guardava i solchi lucidi e freschi e diventava
inquieto. Siccome la mamma parlava spesso di uomini misteriosi che si aggiravano per
la campagna, egli temeva che da quella lontananza venisse un uomo forte e la portasse
(riga 35) via. Del dolore e del furore in cui sarebbe caduto il padre non gli importava: soltanto di
se stesso gli importava. Egli non sarebbe andato dietro all’uomo forte, neppure se la
mamma lo avesse pregato di seguirla; ma verso il babbo e la nonna non riusciva a provare
alcun sentimento di pietà. Via via che tali pensieri lo occupavano, la gelosia aumentava
provocandogli pene terribili; si fissava in queste pene e diventava immobile
(riga 40) come il giovane pino a cui stava appoggiato, confondendosi nella calma quasi irreale
della natura. A forza di pensare a Anna, di inseguire timori e gioie, si dimenticava di
avere accanto la creatura più amata e più sua; scivolava lentamente sul dorso e giacendo
sul terreno socchiudeva gli occhi. Allora la mamma gli faceva il solletico con un ago
di pino; il ragazzo sussultava, poi le si rovesciava nelle braccia.
(riga 45) […] La sera, tornati a casa, rimaneva ancora del tempo libero prima della cena. Anna
licenziava Bruno, annoiata e autoritaria, con immenso dispiacere di lui, quasi avesse
dimenticato quanto era accaduto per la strada, e andava a cambiarsi il vestito. Metteva
molta cura nel farsi bella in quell’ora silenziosa; la finestra della sua camera si
apriva con fragore e le persiane battevano violentemente sulla facciata. Bruno udiva
(riga 50) un breve canto, poi più nulla.
(ROMANO BILENCHI, Anna e Bruno e altri racconti, in Opere, a cura di B. Centovalli, M. Depaoli, C. Nesi, Rizzoli, Milano, 1997).

Come viene presentata Anna , la madre ?

A Una donna dal comportamento mutevole .
B Una donna vivace e bizzarra .
C Una moglie e una madre affettuosa ed equilibrata .
D Una persona immatura e irresponsabile .

A2

Come può essere riformulata la frase seguente : «Il marito rimaneva lì dentro l'unica persona spensierata e irrequieta : ogni manifestazione di vivacità proveniva da lui» (righe 3-4) ?

A Il marito rimaneva lì dentro l'unica persona spensierata e irrequieta , anche se ogni manifestazione di vivacità proveniva da lui .
B Il marito rimaneva lì dentro l'unica persona spensierata e irrequieta , dato che ogni manifestazione di vivacità proveniva da lui .
C Il marito rimaneva lì dentro l'unica persona spensierata e irrequieta , infatti ogni manifestazione di vivacità proveniva da lui .
D Il marito rimaneva lì dentro l'unica persona spensierata e irrequieta , ma ogni manifestazione di vivacità proveniva da lui .

A3

Nel contesto del racconto che cosa significa «docile» (riga 5) ?

A Arrendevole .
B Debole .
C Dolce .
D Modesta .

A4

Quale complemento è per la fuga nell'espressione : «e gridavano felici per la fuga delle lucertole impazzite attraverso la strada» (righe 18-19) ?

A Agente .
B Causa .
C Causa efficiente .
D Fine .

A5

Che cosa esprime la forma verbale di modo congiuntivo vedesse in : «come una bambina che vedesse appagato il suo maggior desiderio» (righe 21-22) ?

A Un desiderio .
B Un fatto reale .
C Un'ipotesi .
D Una possibilità .

A6

A quale parte del discorso appartiene forse in : «Forse ripeteva tutti i giorni la stessa domanda per godere della risposta di Bruno» (righe 22-23) ?

A Avverbio .
B Congiunzione .
C Preposizione .
D Sostantivo .

A7

A quale parte del discorso appartiene uno in : "«e ora l'uno ora l'altra fingeva di essere un contadino ...» (righe 28-29) ?

A Aggettivo .
B Articolo .
C Nome .
D Pronome .

A8

Quali delle seguenti frasi sottolinea l'intimità tra madre e figlio ?

A Anna indossava una gonnella di lana bianca e una camicetta di seta , prendeva il suo bambino e lo portava nella strada campestre .
B Appena scorgevano la pineta abbandonavano la strada e si lanciavano nei viottolo che dividevano i campi di grano .
C Dapprima camminava in silenzio , poi cominciava a scherzare , a dire dolci parole a Bruno , a correre con grazia .
D Si davano lievi colpi , si nascondevano nei varchi delle siepi e si scoprivano , si urtavano e si baciavano .

A9

Qual è il significato di "«esausti» (riga 30) ?

A Esauditi .
B Stanchi .
C Stremati .
D Vigorosi .

A10

Per quale motivo Bruno , una volta raggiunta la pineta , si sente inquieto ?

A E' terrorizzato dal silenzio di quel luogo misterioso .
B Ha paura che un malintenzionato possa fargli del male .
C Non vuole condividere con il padre la compagnia della madre .
D Teme che un'altra persona possa intromettersi tra lui e la madre .

A11

Che tipo di subordinata è contenuta nella frase : «Egli non sarebbe andato dietro all'uomo forte , neppure se la mamma lo avesse pregato ...» (righe 36-37) ?

A Causale .
B Condizionale .
C Interrogativa indiretta .
D Temporale (se = quando) .

A12

A un certo punto del racconto Bruno assume l'immobilità della natura . Questo avviene quando ...

A è assillato dalla gelosia nei confronti della madre (righe 38-39) .
B immagina il dolore del padre e della nonna per la perdita di Anna (righe 35-36) .
C osserva i solchi lucidi e freschi lasciati da persone sconosciute (riga 32) .
D pensa di non avere il coraggio di difendere Anna (righe 36-37) .

A13

Che cosa esprime il gerundio «giacendo» (riga 42) ?

A Il modo in cui Bruno seduto .
B La causa per cui il ragazzo socchiude gli occhi .
C La circostanza in cui Bruno socchiude gli occhi .
D La condizione che consente a Bruno di socchiudere gli occhi .

A14

Qual è il significato di «autoritaria» (riga 46) ?

A Autorevole .
B Dispotica .
C Imperiosa .
D Severa .

A15

Che tempo il verbo avesse dimenticato in : "«quasi avesse dimenticato quanto era accaduto per la strada» (righe 46-47) ?

A Condizionale passato .
B Congiuntivo imperfetto .
C Congiuntivo trapassato .
D Indicativo trapassato prossimo .



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