Italiano [43]
A1

 

I denti in primo piano
Stamattina sono uscito con lo scopo preciso di guardare la bocca e possibilmente i
denti della gente pressappoco della mia età: chi li aveva più fitti e chi più radi, forse
non erano tutte chiostre smaglianti da reclame di dentifricio, ma comunque non ho
scoperto nulla di sconvolgente.
(riga 5) Eppure la mia generazione è cresciuta senza "apparecchio". L’apparecchio è una
prerogativa dei nostri figli, chi ha un figlio che non deve mettersi in bocca un aggeggio
(quanto meno di notte) mi scriva e m’interesserò del suo caso.
Tutto comincia quel giorno in cui il bambino torna da scuola con un avviso che
invita i genitori ad accompagnarlo all’istituto dei denti. Si crea subito uno stato d’allarme,
(riga 10) il ragazzo non ha carie, spacca le noci con i denti, di che cosa può trattarsi?
Si va all’ambulatorio e dopo lunga attesa tra file di bambini che hanno avuto lo
stesso invito, si è ricevuti dal professore, famoso mago dell’ortognatodonzia (vocabolo
conturbante che ci ha fatto sfogliare il dizionario). Circondato da uno stuolo di
assistenti il maestro inizia la visita, apri, chiudi, e si rivolge ai discepoli in gergo scientifico.
(riga 15) Quando la madre è sul punto di svenire, convinta che quel linguaggio grave e
indecifrabile riguardi un caso senza precedenti, il professore si decide a concludere
la lezione e a rivolgersi con parole comprensibili agli interessati: l’arcata è stretta, la
parte superiore sporge rispetto a quella inferiore, ci vuole l’apparecchio per tre anni.
A casa si discute, è meglio l’apparecchio, a costo di creare dei complessi, o lasciamo
(riga 20) perdere? Nessuno di noi è diventato un mostro anche se abbiamo qualche capsula.
Ma è chiaro che si decide per l’apparecchio, se ci dicessero che nostro figlio ha il
mignolo leggermente curvo lo ingesseremmo subito fino all’omero.
Così la nostra vita comincia ad essere condizionata dall’apparecchio che ci segue
ovunque, d’estate al mare, d’inverno in montagna: si torna indietro, dopo cento chilometri
(riga 25) d’autostrada, perché la madre s’è accorta con un urlo di avere dimenticato
l’apparecchio: bisogna litigare con le nonne che insorgono, povero cocco è una
tortura; bisogna arrabbiarsi col bambino che, dopo un trimestre, pretende di aver
già sistemato l’arcata superiore: i denti sono tuoi, non sono miei, mettiti subito l’apparecchio.
(riga 30) Il ragazzino tenta di eccepire. «Cosa dice?», chiede il marito alla moglie che, miracolo
della maternità, riesce anche a decifrare il gorgoglio emesso dal figlio con lo strumento
in bocca.
Questi apparecchi sono più o meno allucinanti, vanno dal più semplice – cioè il calco
di plastica rosa che il bambino ha imparato ad applicarsi sotto il palato e a toglierselo
(riga 35) per immergerlo nel bicchiere sul comodino – all’archetto d’acciaio da applicare
con gancetti ed elastici, e qui ci vuole l’intervento della madre, polso fermo come
quando s’infila l’ago. Ogni due o tre giorni bisogna cambiare gli elastici, il padre ha
scoperto una cartoleria dove vendono quelli della misura giusta, soltanto uno sprovveduto
può illudersi che gli elastici raccolti via via in casa vadano bene per le arcate.
(riga 40) Il bambino va a letto con tutti i suoi tiranti, qualche volta di notte ci sveglia, grida che
è partito un elastico: accorriamo e, a vederlo con quel morso in bocca, gli mancano
soltanto le briglie, ci assale un’ondata di tenerezza. Mi vien da sorridere alla tesi che
le nuove generazioni siano ribelli e birboni: abbiamo delle generazioni di martiri.
Talvolta l’apparecchio si perde, la vita familiare si paralizza, tutti cominciano a cercarlo
(riga 45) incolpandosi reciprocamente di negligenza: un giorno lo strumento salta fuori,
incastrato nel cassettone del letto e resta (insolubile) il dubbio se c’è finito per caso
o se ce l’ha sistemato il bambino con l’arcata superiore eccetera.
Passano gli anni, ogni tanto viene lanciato un nuovo apparecchio e le madri si telefonano
subito, lo consigliano, se lo spiegano, basta avvitare un piccolo bullone.
(riga 50) Al "complesso" ormai non ci pensa più nessuno. Se mai il complesso viene a quei
poveri bambini che hanno le arcate banalmente regolari e non hanno bisogno di
nessun apparecchio e non sanno cos’è l’ortognatodonzia.
.L. Goldoni, Uno sguardo dal banco, Garzanti

Che cosa intende dimostrare l’autore di questo testo?

A Che l’apparecchio dentale è inutile .
B Che l’apparecchio dentale è una necessità .
C Che l’apparecchio dentale è un apparecchio scientificamente valido .
D Che l’apparecchio dentale è un comportamento sociale diffuso .

A2

Il racconto si apre con una precisa informazione data dal protagonista .
Quale ?

A Stamattina sono uscito con lo scopo preciso di guardare la bocca e possibilmente i denti della gente pressapoco della mia età .
B Stamattina sono uscito con lo scopo preciso di guardare il naso e possibilmente i capelli della gente pressapoco della mia età .

A3

Perché l’autore vuole guardare i denti delle persone della sua età ?

A Per vedere se sono ancora sani .
B Perché è un tipo che ha interessi strani .
C Perché voleva verificare se le persone della sua generazione che non usavano l’apparecchio , avessero comunque i denti dritti .
D Perché quando lui era bambino non si andava dal dentista .

A4

Questa famiglia discute sull’apparecchio dentale . Perché ?

A Perché il padre non vuole che il figlio lo usi e la madre sì .
B Perché l’apparecchio potrebbe creare dei complessi al bambino .
C Perché se i genitori non l’hanno mai usato, non lo devono avere neppure i figli .
D Perché ai suoi tempi non esisteva .

A5

Alla riga 23, la frase "Così la nostra vita comincia ad essere condizionata dall’apparecchio" è espressa in forma passiva . Trasformala in attiva .

Risposta :  

A6

Alla riga 26, nell’espressione: "… bisogna litigare con le nonne che insorgono, povero cocco è una tortura" l’autore fonde insieme il discorso indiretto col discorso diretto .
Correggi inserendo il discorso diretto.

Risposta  

A7

Alla riga 30 il verbo eccepire può essere sostituito, in base al contesto in cui è inserito, con : (2 risposte possibili)

A Opporsi .
B Obiettare .
C Prendere .
D Protestare .

A8

La frase:
La madre , proprio perchè ha tenuto il grembo il proprio figlio e lo ha seguito dalla nascita , riesce a capire di lui qualsiasi cosa , più del padre .

esprime
il concetto espresso alle righe 30 e 31 : "Cosa dice ?" , chiede il marito alla moglie che , miracolo della maternità , riesce a decifrare il gorgoglio…

A a
Vero Falso

A9

Esplicita il riferimento dei pronomi atoni : toglierselo , immergerlo .
A chi si riferiscono e che complemento esprimono ?

Risposta (toglierselo ; immergendolo) : .

Risposta (complemento) :
.

A10

Alla riga 40 : "Qualche volta di notte si sveglia" , il complemento evidenziato è :

A Di specificazione .
B Di tempo continuato .
C Di tempo determinato .
D Di denominazione .

A11

Secondo te lo stile del testo è di tipo :

A Serio .
B Umoristico .
C Drammatico .
D Sarcastico .

A12

Quali espressioni inserite dall’autore nel brano ti permettono di individuare lo stile che hai segnato nella precedente domanda ?

A Si crea uno stato di allarme .
B Stuolo di assistenti .
C E' sul punto di svenire .
D Si torna indietro dopo 100 Km .

A13

Il registro della lingua utilizzato dall’autore è di tipo :

A Formale .
B Informale .
C Colloquiale .
D Aulico .

A14

Secondo te, l’autore è favorevole all’apparecchio dentale ?

A Sì .
B No .
C Solo in casi strettamente necessari .

A15

A chi è rivolta la critica dell’autore ?

A Alle madri che si influenzano tra di loro e vogliono l’apparecchio per i loro figli .
B Alle nonne che permettono ai nipoti di togliersi l’apparecchio .
C Ai medici che, pur di guadagnare, trovano necessario inserire l’apparecchio anche se non è strettamente necessario .
D Alla società moderna che trova sempre nuovi bisogni .

B1

Conoscenze grammaticali
Quale delle seguenti frasi è scritta correttamente ?

A Ogniuno di loro è un ragazzo in gamba .
B Ognuno di loro è un ragazzo in gamba .

B2

Nella frase "Non avrebbe potuto desiderare un figlio migliore" , il tempo del verbo desiderare è :

Risposta : .

B3

Una delle seguenti frasi contiene un nome collettivo .

A Gli abitanti del palazzo sono tutti stranieri .
B La popolazione di questa città supera i 200mila abitanti .
C La nave è salpata alle sedici .
D L’automobile sta in garage .

B4

Quale dei seguenti aggettivi è un superlativo assoluto ?

A Buono .
B Maggiore .
C Piccolo .
D Infimo .

B5

In quale delle seguenti frasi vi è un pronome personale complemento ?

A Noi usiamo ogni giorno la bicicletta .
B Egli è un ragazzo indiano arrivato in Italia da qualche mese .
C Non gli si può dire nulla perché è permaloso e musone .

B6

Quale dei seguenti avverbi è di grado comparativo ?

A Grandemente .
B Moltissimo .
C Più .
D Male .

B7

Quale delle seguenti congiunzioni subordinanti può introdurre una condizionale ?

A Appena .
B Quantunque .
C Come se .
D A patto che .

B8

Quale delle seguenti proposizioni principali è desiderativa o ottativa ?

A Non toccare !
B Voglia Iddio che lui torni !
C Paolo è tornato !
D Andate al cinema ?

B9

Nel periodo : "Chi arriva , chi parte" , la proposizione evidenziata è una coordinata alla principale :

A Per asindeto .
B Per polisindeto .

B10

Nel periodo : "Non capisco se stiano ridendo" , la proposizione evidenziata è :

A Interrogativa diretta .
B Interrogativa indiretta semplice .
C Interrogativa indiretta doppia .
D Interrogativa indiretta disgiuntiva .



Al termine del quiz premi il pulsante 'VERIFICA' qui' a fianco